Catania è famosa in tutto il mondo per le sue architetture barocche ma esiste anche un altro volto della città meno conosciuto ma non per questo meno interessante, che è quello dello stile Liberty o Art Nouveau, un movimento artistico che si diffuse in Europa tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Durante questi anni, la città etnea, che stava per avviare un vasto programma di espansione e innovazione urbanistica, aveva subito recepito il vento di innovazione artistica stimolato da questo nuovo gusto. Tra i maggiori autori del Liberty a Catania si segnalano Ernesto Basile e il suo allievo Francesco Fichera, Paolo Lanzerotti, Tommaso Malerba, Giovanni Severino, Luciano Nicolosi, Salvatore Giuffrida e Carlo Sada.
L’itinerario, che guida alla scoperta di ville e palazzi di altissima qualità artistica, può essere percorso anche a tappe.
Il nostro viaggio alla scoperta di Catania Liberty parte da Corso Italia, una delle vie principali della città, lunga la quale si trovano diversi edifici che presentano questo stile. Al civico 209 sorge Villa Del Grado, una delle più belle espressioni del Liberty catanese. Conosciuta anche come Villa Cocuzza, fu costruita tra il 1903 e il 1908 su progetto dell’ingegnere Agatino Atanasio e dell’architetto Paolo Lanzerotti. L’edificio, recentemente ristrutturato, è composto da un corpo centrale e da quattro torrette posizionate negli angoli. In Corso Italia 266 si può ammirare Villa Bonajuto, la cui costruzione iniziò nel 1929 su progetto dell’ingegnere Giovanni Severino e fu ultimata nel 1934 dal geometra Domenico Corsaro. La villa, in gran parte demolita nel 1985, è stata ristrutturata di recente. Sempre lungo il corso, al numero 41, si trova Villa Manganelli, uno degli esempi più conosciuti del Liberty a Catania nonché l’unica opera del celebre architetto Ernesto Basile nella città etnea. L’edificio, eretto tra il 1909 e il 1913, si presenta come un misto tra un castello medievale e una villa nobiliare.
L’itinerario continua poi su Viale XX Settembre, lungo il quale si trovano: Palazzo Monaco, edificato su progetto di Luciano Nicolosi e al cui interno sono custodite opere di Alessandro Abate, Salvatore Gregorietti e Mario Moschetti; e Villa Miranda, l’opera più conosciuta dell’architetto catanese Francesco Fichera, che rispecchia i modi del “palazzo aristocratico” della cultura classica di Ernesto Basile. Sempre in zona, in Via Guglielmo Oberdan, si possono invece ammirare due costruzioni progettate dal rinomato architetto Paolo Lanzerotti: Villino Lanzerotti, articolato su tre livelli con una torretta angolare; e Casa Benenati, che presenta un aspetto semplice ed elegante allo stesso tempo. A questo punto l’itinerario prosegue su Viale Regina Margherita, dove sorgono: Villa Trigona, edificata intorno al 1909 dall’architetto Filadelfo Fichera, che si contraddistingue per l’alternanza di prospetti lisci e bugnati; e Villa Romeo delle Torrazze, progettata dal milanese Carlo Sada nel 1885 circa, nel cui prospetto elementi rinascimentali si armonizzano perfettamente con elementi neoclassici.
Nei pressi del viale, in Piazza Santa Maria di Gesù, si trova lo storico edificio dell’ex Clinica Clementi, eretto tra il 1901 e il 1904 sempre su progetto dell’architetto Carlo Sada. L’edificio, caratterizzato da uno stile eclettico che integra elementi liberty, originariamente accoglieva il sanatorio voluto dal professore Gesualdo Clementi e solo in seguito fu acquistato da un Istituto di Credito. La tappa successiva è la vicina Via Androne, sulla quale affacciano due edifici: Villa De Luca, costruita nel 1915 circa presumibilmente su progetto di Salvatore Giuffrida, che si mostra in uno scorcio angolare distribuito su due piani; e Villa Majorana, edificata tra il 1911 e il 1913 su progetto di Francesco Fichera e al cui interno si possono ammirare notevoli pitture di Salvatore Di Gregorio. Attraversato il giardino Bellini, l’itinerario giunge in Via Etnea, dove, all’incrocio con Via Umberto I, troviamo il bellissimo Palazzo Pancari Ferreri. L’edificio, costruito tra il 1881 e il 1900, è opera dell’architetto Carlo Sada.
Lungo Via Umberto I si trova l’ex Cinema Diana. Realizzato dall’architetto Paolo Lanzerotti, venne inaugurato e aperto al pubblico il 24 dicembre del 1925. Notevoli le decorazioni pittoriche del catanese Gaetano D’Emanuele. Oggi è sede di un’attività commerciale. Ritornati su Via Etnea, al civico 193 sorge Palazzo Del Grado, realizzato alla fine dell’Ottocento da Carlo Sada, che costituisce un esempio a dir poco straordinario di architettura eclettica di stile francese. Infine, l’itinerario si conclude con il glorioso Teatro Sangiorgi, considerato il simbolo della Belle Epoque catanese. Situato in Via Antonino Di Sangiuliano, venne costruito su progetto dell’architetto Salvatore Giuffrida ed inaugurato nel luglio 1900. Nato come teatro all’aperto, soltanto nel 1907 venne ricoperto. Di notevole interesse le decorazioni realizzate da Salvatore De Gregorio.
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